Recensione a L. Mannori-B. Sordi, Storia del diritto amministrativo, Laterza, Roma 2001

Storia del diritto amministrativo: può sorprendere – e massimamente, poi, chi di mestiere è filosofo – scoprire sotto un’insegna all’apparenza tanto tecnica niente meno che «una storia dei modi di esercizio dell’autorità». Uno stupore che le più di cinquecento pagine di cui si compone il manuale di Luca Mannori e Bernardo Sordi si preoccupano di tradurre in informazione, dettagliatissima e appassionata. Gli autori – entrambi storici del diritto all’Università di Firenze – provengono dalla scuola di Paolo Grossi e di questa filiazione, non v’era dubbio, il libro reca la traccia. Una traccia chiarissima già in apertura, laddove gli autori raccolgono l’insegnamento forse distintivo di Grossi, immergendo il diritto amministrativo nella corrente storica da cui è emerso, entro cui sono state forgiate le categorie che lo hanno strutturato e gli eventi puntuali che lo hanno trasformato, ora arricchendolo ora ridimensionandolo. Alla storicità si accompagna la seconda coordinata che governa la disposizione dei materiali: la comparazione. La ricostruzione genealogica di Mannori e Sordi incrocia l’una con l’altra, così da sovvertire – testi e documenti alla mano – alcune potenti, ma ingiustificate evidenze che, nel tempo, hanno finito per condizionare buona parte della storiografia di settore.