Recensione a E. Benamozegh, Storia degli esseni, Marietti, Genova 2007

«Se ogni individuo ed ogni ceto debbono contribuire, per ciò che lor spetta, a maggior onoranza e gloria della Patria comune, perché questo dovere non incomberà egualmente agli Israeliti e alla scienza israelitica? L’Italia ha il diritto di avere una Scienza ebraica filologica, storica, teologica, erudita quale da gran tempo posseggono altre Nazioni sorelle…». Così si esprimeva il Rabbino livornese, di origine marocchina, Elia Benamozegh nella prefazione alla sua Storia degli esseni, edita da Le Monnier per la prima volta a Firenze nel 1865, riapparsa nel 1979 sotto forma ridotta, a cura di Armando De Francesco, per i tipi dell’Editrice Armenia, con il titolo Gli Esseni e la Cabbalà e recentemente ripubblicata, secondo le parole del suo curatore, Marco Morselli, “dopo un’eclisse di un secolo”, nella Biblioteca Ebraica della Casa editrice Marietti, anche se non integralmente, con ampliamenti e una maggiore fedeltà al testo originale (E. Benamozegh, Storia degli esseni, a cura di M. Morselli, Marietti, Genova-Milano 2007).