Recensione a F.V. Tommasi, Umanesimo profetico. La complicata relazione tra cattolicesimo e cultura, Edizioni San Paolo, Milano 2015

«Una sconfitta per l’umanità»: così il cardinale Parolin si esprimeva in merito al referendum
popolare che ha da poco reso l’Irlanda, la cattolicissima “verde isola”, il ventiduesimo Paese ad
aver legalizzato le nozze tra persone dello stesso sesso.
Per contro, è recente un discorso del pontefice alle ACLI in cui papa Francesco, che in più
occasioni si è dimostrato un attento lettore dei segni dei tempi, sottolineava con parole amare
come l’attuale tasso di precarietà occupazionale, specialmente tra i giovani, «tolga dignità» alla vita
umana e ne impedisca la piena realizzazione.
A ciò si aggiunga, in modo peregrino ma forse non inopportuno, che inizio a scrivere queste
righe alcuni giorni dopo la domenica di Pentecoste: a cinquanta giorni dalla Pasqua, lo Spirito
Santo viene donato alla comunità dei discepoli di Cristo, a conferma e inveramento del dono dei
dieci comandamenti a Mosè sul monte Sinai. Dalla Legge incisa una volta per sempre su tavole di
pietra allo Spirito effuso e sempre vivo in cuori di carne.